FRANCO CANNILLA.
Riquadrare la storia
A cura di Giuseppe Cannilla e Mary Angela Schroth
PERIODO: 8 aprile – 31 maggio 2025
COMUNICATO STAMPA
“L’opera di Cannilla, dunque, si pone come un ponte di unione tra arte, scienza e tecnologia industriale. Inoltre, converge e riemerge come parte delle aspirazioni più profonde dell’arte contemporanea. Rappresenta coloro che, avendo profondamente sofferto durante il dramma di due guerre mondiali, si ritrovano a riscoprire le loro intenzioni originarie”. Giorgio Tempesti, 1966
La IV edizione del progetto Riquadrare la storia, incentrato sui lasciti d’artista, vede come protagonista Franco Cannilla (Catania, 1911 – Roma, 1984), artista poliedrico: pittore, scultore, realizzatore di modelli per gioielli.
La mostra nasce in collaborazione con lo Studio Archivio Franco Cannilla, rappresentato dal figlio Giuseppe Cannilla, custode di molteplici opere paterne presenti all’interno dello studio dell’artista, che sarà oggetto di visite programmate per gli interessati.
A Sala 1, invece, una selezione di opere dell’artista realizzate dagli anni cinquanta ai settanta, intese a dimostrare un’unica tensione progettuale, che volge la figura in struttura spaziale: ma non come oggetto pieno, bensì come articolazione di segni elementari che, come dice lo stesso Argan, sono “misuratori di spazio e selettori di luce”. Su questa strada incrocia, in qualche misura, le nascenti ricerche processuali optical e gestaltiche.
Biografia
Franco Cannilla nasce a Caltagirone, in provincia di Catania, il 13 febbraio 1911, in una famiglia d’arte: suo padre, scultore e decoratore, lo introduce al mestiere. Dopo aver frequentato la Scuola di ceramica locale e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, si trasferisce a Roma negli anni ’40, dove si inserisce nell’ambiente artistico in evoluzione. Qui espone per la prima volta alla Mostra sindacale, dove una sua opera viene acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Inizialmente legato a uno stile classico figurativo, Cannilla abbraccia progressivamente l’astrattismo. Partecipa a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma, venendo elogiato da critici di rilievo come Pier Maria Bardi e Alberto Savinio.
Cannilla sperimenta in vari ambiti artistici, dall’oreficeria, con modelli per gioiellieri come Mario Masenza, alle sculture costruttiviste realizzate con materiali innovativi come acciaio e plexiglas. Le sue opere sono esposte in importanti mostre internazionali, tra cui la Tate Gallery di Londra e il Musée Rodin di Parigi.
Negli anni ’70, si dedica alla creazione di sculture monumentali per spazi pubblici, partecipando anche alla XI Biennale di San Paolo. Alla sua morte, avvenuta a Roma nel 1984, gli sono state dedicate numerose retrospettive, celebrando il suo contributo all’arte contemporanea italiana. https://francocannilla.it/